Giuliano Della Rovere, il futuro Giulio II, nacque ad Albisola, nei pressi di Savona, il 5 dicembre 1443. La famiglia Della Rovere non era tra le più illustri nel panorama politico italiano fino a quando lo zio paterno Francesco della Rovere non fu eletto papa nel 1471 con il nome di Sisto IV. Giulio II è stato uno dei più importanti papi nella storia della Chiesa per diversi motivi. Il suo pontificato, durato circa dieci anni dal 1503 al 1513, iniziò in un periodo di Guerre d’Italia, in cui gli equilibri politici della penisola erano sconvolti dalle invasioni straniere. La principale missione di Giulio II fu quella di restituire al Papato e al cattolicesimo lustro e autorevolezza. Per farlo, il pontefice si impegnò in numerose campagne militari e si guadagnò l’appellativo di “Papa terribile” per la sua forte personalità e la sua risolutezza nel promuovere la forza militare. Tuttavia, non furono solo le armi a essere utilizzate da Giulio II per il suo tentativo di restituire grandezza a Roma. Il pontefice si dimostrò anche consapevole del valore del Rinascimento e dell’importanza dell’arte per il potere. Per questo motivo, si rese disponibile a patrocinare il lavoro di alcuni tra i migliori artisti dell’epoca, contribuendo alla fama della “Città eterna”. Nel 1503 per Giulio II si apre finalmente la possibilità dell’elezione papale. Per raggiungere il risultato, la rivalità con la famiglia Borgia viene momentaneamente messa da parte e, in cambio dell’elezione, Giulio II promette a Cesare Borgia di riconoscere i suoi domini personali nell’Italia centro-settentrionale. Il nuovo conclave che si apre il 31 ottobre 1503 è il più breve della storia, e in appena 10 ore elegge Giulio II della Rovere.
Il Papa cercò di incrementare le finanze papali per sostenere le spese di guerra, anche attraverso la vendita controversa di indulgenze e cariche ecclesiastiche. Creò la celebre Guardia Svizzera nel 1506. Machiavelli lo considerava un modello di principe fortunato, la cui virtù si adattava al contesto strategico in cui agiva. Giulio II promosse anche le arti rinascimentali per dare lustro al suo governo e abbellire Roma.
Niccolò Machiavelli e Giulio II
Giulio II è stato un importante personaggio citato nel saggio di dottrina politica intitolato “Il Principe” di Niccolò Machiavelli. Secondo Machiavelli, il papa “guerriero” rappresentava il modello di un principe fortunato, in quanto la sua impetuosità e la sua leadership erano in perfetto accordo con il contesto strategico in cui si trovava ad agire, producendo sempre conseguenze favorevoli a fronte di una strategia ripetuta. Machiavelli sosteneva che il contesto in cui si agisce è determinante per il successo o l’insuccesso di un’azione politica, in quanto dipende dai rapporti di potere e dalle situazioni contingenti. Inoltre, secondo Machiavelli, le azioni umane dipendono in egual misura dalla fortuna e dalle capacità dell’uomo.